E così ci è venuta questa idea di spodestare dalla vetrina il tavolo con le novità. Di metterci due sedie, un tavolino e i nostri clienti che si leggono un libro, il libro che vogliono: quello che hanno già cominciato, uno appena preso, quello del cuore, con la costina rugosa di tante riletture.
Più ci pensavamo, più ci piaceva: la gente che passeggia sul corso, che porta a spasso il cane o che va a prendere il giornale e all’improvviso si accorge che non sono manichini, quelli, sono persone, e che cosa fanno? Leggono. In vetrina, come fossero a casa loro.
Così, abbiamo deciso di farlo, proprio nella settimana dedicata alla lettura. Perché per alcuni nostri clienti la Gang è anche un po’ una succursale di casa, ma non solo.
La libreria non è un tempio della cultura, non è un luogo sacro del sapere, una stanza fredda in cui entrare pieni di soggezione.
La libreria è un luogo vivo, dove le storie si intrecciano, dove le persone si contaminano di idee e racconti, è un crocevia di esperienze che, generosamente, vengono messe alla portata di tutti.
È un luogo per chi ha sempre fretta ma vuole ancora ritagliarsi uno spazio prima dell’ennesima commissione, un posto dove scegliere con cura un dono speciale, in cui fare quattro chiacchiere, in cui scoprire mondi nuovi. Un porto, un approdo.
Dove c’è spazio per tutti, per chi legge un libro all’anno e uno al giorno. Per chi sa esattamente che cosa vuole e per chi vuole farsi tentare da cose nuove. Per chi ha voglia di ascoltare e parlare. Per i bambini: per quelli che lo sono davvero e per chi lo rimarrà sempre alla faccia degli anni che passano.
E la vetrina vivente, per noi, è simbolo di questo: una finestra su questo mondo pieno di parole e possibilità, abitata da voi, che ci venite a trovare sapendo di trovare un sorriso e un po’ di tempo da dedicarvi.
La vetrina vivente ci sarà mercoledì 22 aprile. Se volete farne parte, qualche posto c’è ancora: passate alla Gang, così possiamo guardare insieme gli orari!