Carissimi amici della Gang del Pensiero,
tra un monsone e l’altro non abbiamo smesso di pensarvi: sappiamo che lo sapete, ma è sempre bene dirselo, ogni tanto.
Vi ricordate due anni fa in primavera?
Quasi a sorpresa, in prossimità del nostro compleanno, avevamo avuto ospite Pif per un firmacopie.
All’epoca non avremmo mai immaginato come sarebbe potuta cambiare la modalità ormai consolidata dei nostri eventi. Quel pomeriggio eravamo tantissimi, inaugurava una mostra di pittura, al mattino alcuni di voi erano venuti a leggere in vetrina.
A riguardare le foto, sembra impossibile averlo potuto fare.
Ma il bello della vita, delle primavere piovose, delle estati che sbocciano in ritardo, del fatto di essere comunque e sempre ancora qui, noi e voi, è che il cambiamento porta evoluzione, soluzioni alternative, e alla fine un modo per tornare là dove siamo stati felici lo troviamo sempre.
Quello che vogliamo dirvi, insomma, è che venerdì 11 giugno alle 17 Pif torna alla Gang.
Il firmacopie sarà strutturato nella maniera più sicura possibile per tutti: per questo vi chiediamo di armarvi di un po’ di pazienza, mascherina e distanziamento. Noi mettiamo libri, gel disinfettante e chiacchiere. Pif, ci mette il fatto stesso di esserci, e questo è un regalo grandissimo, che trovi spazio per noi in un momento della sua vita così fertile e ricco di impegni.
Non è necessario prenotare: vi faremo entrare a due per volta, in ordine di arrivo, per una firma e un saluto. I tempi sono stretti e voi sarete sicuramente tanti, ma siamo sicuri che come sempre ci darete una mano, per far filare tutto liscio.
Due parole sul libro, appena uscito per Feltrinelli: Pif l’ha scritto insieme a Marco Lillo, si intitola Io Posso, ed è un libro speciale perché serve a scrivere il finale di una storia vera. Infatti tutti i proventi della vendita andranno a sostegno delle sorelle Pilliu, che si sono trovate convolte in una vicenda giudiziaria che ha dell’incredibile, ma è purtroppo tutta italiana.
Un libro sulla dignità, sulla giustizia, sulla forza pura di chi ogni giorno sceglie di non abbassare lo sguardo e di dire: io posso.
Come sempre, se non potete esserci, prenotate la vostra copia, diteci a chi va dedicata e noi penseremo a tutto il resto.
Che altro aggiungere? Siamo emozionati. Siamo felici. Affrontiamo questi giorni con il cuore a mille e lo sguardo all’orizzonte.
E se ci arriva ogni tanto una botta d’ansia, ci guardiamo, vi guardiamo, diamo uno scossone all’àncora che da oltre vent’anni ci tiene qua, e tutto va a posto.
“Stai tranquilla” ha detto “Andrà come deve andare. Nessuno sfugge a questa cosa”.
Guadalupe Nettel