Pensavo al tempo dello spazio.
A Odisseo, che torna a Itaca.
A Penelope che resta a Itaca.
Penelope presidia il tempo, gli impedisce di passare perché ogni cosa che fa, nel tempo, la disfa.
Questa è la sua pratica, la sua dedizione.
Odisseo lo spende nel viaggio, nel viaggio il suo tempo si dilata e si deforma, si consuma nello spazio consumato.
Quando Odisseo torna a Itaca, Argo, il suo cane, lo vede, alza la testa, lo riconosce, e muore.
È come se Argo, solo lui, avesse contato davvero tutto il tempo del viaggio, con il suo solo corpo.