Cerco un amore che porti il quarantasette di piede e abbia la schiena come quella di un gigante e le mani grandi per grattarsi la testa.
Cerco un amore che pensa in silenzio, in salita.
Vorrei che il mio amore non scendesse mai, salisse sempre come una barzelletta, come una persona smarrita.
E il mio amore lo vorrei di nessuna religione di nessuna regione di un posto che non conosce nessuno, come Lu, un posto che esiste ma non si crede.
E vorrei che il mio amore mi cucinasse le minestre coi funghi e poi ridesse versando il vino rosso e la sua risata facesse tremare tutte le finestre, di paura.
Il mio amore lo vorrei che se ne fotte, che mi porta in braccio di notte e che dice: vieni andiamo e mi porta lontano.
Dove c’è il mare.
Su un’isola francese con il vento che entra in tutti gli occhi e lui dice Niente.
E versa del vino e accende il fuoco.
E tutto il vento ci gira attorno e ci entra dentro e il mio amore è contento di essere vivo, perché siamo lì.
Per un momento.