Siamo all’inizio della terza settimana di quarantena; la Gang è chiusa dal 12 marzo e sembra passata una vita.
Senza la nostra routine, i nuovi arrivi, le vostre facce al di là della porta, il tempo assume una consistenza strana.
Eppure: siamo qui, ancora tutti bene, in forze e scattanti, e questa è la sola cosa che conta per il momento.
In prima battuta sembrava avremmo potuto ricominciare un’attività quasi normale il 25 marzo, ora la chiusura è confermata fino al 3 aprile.
Notizia non inattesa, che certo non ci rende felici, ma che sappiamo essere parte delle sforzo richiesto a tutti noi per un bene comune, che è infinitamente più prezioso.
È proprio a partire da questo concetto che vorremo spiegarvi perché, nonostante sia consentito dal decreto, abbiamo scelto di non consegnare né spedire libri a domicilio.
La circolazione delle persone, anche di quelle autorizzate, resta il primo veicolo di contagio: e ci sembra etico, e doveroso per noi, non essere parte di questo circolo vizioso.
Anche se questa scelta avrà per noi un costo non indifferente di natura economica, e forse non tutti sarete d’accordo con il nostro ragionamento, per il momento, dal cuore, questo è quello che preferiamo fare, quello che ci fa stare più sereni.
Speriamo possiate capirlo.
Nel momento in cui le cose cambieranno, e ci sentiremo di poter operare in maggiore sicurezza, sarà bellissimo, e voi sarete i primi a saperlo.
Adesso vi chiediamo di avere pazienza, non sentirvi abbandonati e non dimenticarci: faremo di tutto per essere presenti a distanza.
Vi stringiamo forte, amici della Gang.
Inventeremo tempi migliori.
Voi state sani, state sicuri, vedrete che prima o poi ci abbracceremo ancora!