Ci abbiamo pensato a lungo, mettendo in moto tutte le rotelline.
Ci siamo interrogati, ad alta voce e non, su una serie di cose, pratiche e teoriche.
Ci siamo chiesti quale sia il senso profondo di una libreria, oggi.
Se ci sia una direzione in cui andare che abbia più senso rispetto ad un’altra.
Abbiamo discusso, abbiamo riflettuto, abbiamo – ça va sans dire – letto, abbiamo ascoltato.
La risposta che è arrivata, è che non c’è una risposta sola, non c’è una cosa universalmente giusta da fare.
Ma c’è una strada che ci assomiglia, per quella che è la nostra storia come persone e come librai, per quella che è la storia della Gang.
La libreria deve ancora e sempre di più essere un luogo di condivisione, di dibattito, di informazione.
Un luogo fisso che non sta mai fermo.
Un luogo abitato, un luogo vivo.
Un luogo radicato sul territorio, ma da cui parta un’apertura verso il mondo.
I libri non sono più fine ultimo, ma un trampolino da cui spiccare il salto per altre direzioni.
E qui nasce La superficie delle cose.
Scrive Italo Calvino in Palomar:
«Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose ci si può spingere a cercare quel che c’è sotto. Ma la superficie delle cose è inesauribile».
La superficie delle cose è una rassegna di incontri organizzati alla Gang.
Si parte da due libri, e l’obiettivo è andare oltre, in un tentativo di esplorare e comprendere il tempo che stiamo vivendo, in dialogo con persone ed esperienze che ci possano accompagnare in questo viaggio e aprire diverse prospettive.
Il primo incontro l’abbiamo intitolato Migrazioni. Un’altra narrazione è possibile.
I libri da cui partiremo sono Fratelli migranti, di Patrick Chamoiseau,di add editore, e 5 cose che tutti dovremmo sapere sull’immigrazione (e una da fare), di Stefano Allievi, Editori Laterza.
Saranno con noi Valentina Diana, Marco Giacosa e Maita Sartori.
Il nostro grande desiderio è che ci siate anche voi. Che abbiate voglia di partecipare al dialogo, di ascoltare insieme a noi, di esserci. E speriamo, con tutto il cuore, che questo accada.
Vi aspettiamo venerdì 8 febbraio alle 18.30.
Vi aspettiamo sul serio.