la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
(Gianni Rodari)
La rubrica si chiama #DuePenny, i titoli consigliati, quelli sicuri, sono sempre due. Questo lo avrete ormai capito.
Questa sarà quindi un’eccezione perché il Natale è alle porte e tutti ci meritiamo un libro GRANDE GRANDE GRANDE.
Casa di foglie di Mark Z. Danielewski (edito 66thand2nd) non è solo un libro enorme da più punti di vista ma è stato per anni anche il desiderio di molti bambini grandi e piccini.
Un libro di culto, divenuto introvabile e venduto a prezzi stellari su ebay, addirittura fotocopiato e scannerizzato può ora trovare (grazie alla cura spaventosa di questa nuova edizione) finalmente posto nella libreria di ogni bibliofilo.
Un libro bianco come la neve, nero come il buio. Una storia dell’orrore che nasconde sentimenti viscerali e lo fa tra segni grafici, pagine vuote e testo capovolto.
Fa parte della letteratura ergodica, così la definì Espen J. Aarseth.
Quella in cui il lettore avrebbe dovuto attraversare il testo, fare uno sforzo per poi venire ripagato da un’esperienza rara.
Che sia quindi un Natale di attraversamenti, di mattine con i piedi nudi sul pavimento, di ombre e radici sotto il letto.
Buona lettura
Andrea Pennywise