In questo primo giovedì di ottobre, inauguriamo una cosa nuova: i Due Penny.

Due recensioni minimal e ragionatissime di due libri scelti, testati e approvati da Andrea Pennywise: pirata letterario, amico della Gang, professionista dell’editoria e soprattutto – importantissimo – lettore vorace, appassionato, inarrestabile.

Una volta al mese, lasciamo la parola a lui. Ascoltate con cura.

 

Ottobre seminatore:
in terra il seme sogna il fiore,
sotterra il buio germoglio sa
che il sole domani lo scalderà.

Gianni Rodari ci introduce tra letture che devono scaldare, ecco quindi due titoli ben ponderati, di quelli che sicuramente fioriranno.
Il primo è un seme piantato da un autore molto giovane, strano è il suo nome, potrebbe ricordare lui stesso una specie di pianta.

Nana Kwame Adjei-Brenyah è americano, ma ghanesi sono le sue origini e il suo Friday Black (SUR) è un libro per tutti i giorni neri, di quelli che arriveranno a rovinarci le prossime settimane.

Dentro ci sono tante storie che scaldano e che sorprendono, perfetto per i lettori che amano l’originalità, per chi cerca una proposta diversificata che lo accompagni fino ad Halloween: faranno paura le sfumature di razzismo, i centri commerciali e la violenza. Qui parliamo di bellissimi fiori neri.

Il secondo è un seme che arriva dalle sponde turche, è Valérie Manteau ad averlo sotterrato nel suo solco.

Il Solco (L’orma Editore) è il titolo giusto per capire quell’affascinante agglomerato che è oggi la Turchia.
Una voce – forse quella dell’autrice, forse quella della sua protagonista – guideranno il lettore in un’indagine nella storia di Hrant Dink, il grande giornalista e intellettuale armeno assassinato da un nazionalista turco.

Un paese complesso, le cui voci cadono come le foglie autunnali, giusto osservarle, comprenderle, discuterle. Solo così è possibile una nuova fioritura, con la cura verso le storie come questa.
Buona lettura.
Andrea Pennywise