Le pecore, quando una pecora muore o è ferita, dice mia madre, niente, la lasciano lì, dice mia madre, non si preoccupano e non si dispiacciono se un’altra pecora magari debole magari anziana viene sbranata, anzi.
Perché, essendo prede, pensano in un modo da prede, più leggero, più fatalista, più scemo.
Le prede sono fatte così, dice mia madre, non possono immedesimarsi troppo in quelli che soffrono, non possono farne tutti i momenti una tragedia, sono più menefreghiste, se una pecora la vedono che soffre, si spostano, la lasciano lì, la lasciano sola così se arriva il predatore si prende lei.
Invece i lupi, dice mia madre, non sono menefreghisti, tra loro, si aiutano, sì.
Si aiutano.
Sono più capaci di immedesimarsi tra loro, dice mia madre, sono più solidali.
Mia madre, anche se ha le pecore, non si immedesima nelle pecore.
Lei tiene per i lupi.
Se il lupo le ammazza le pecore dice Devono mangiare anche loro povere bestie.
Perché mia madre è un lupo.