C’è un paese che si chiama Spricchio, che assomiglia in maniera sospetta a certe località della cintura torinese, ci sono Drina e Gi, che si conoscono dai tempi degli Scout ma non si vedono da vent’anni, ci sono pezzi del passato di entrambi che fanno ancora parte del presente, e che si portano in dote in questo matrimonio tardivo che ci tiene incollati alla pagine.
Le pagine sono quelle di Mariti (o le imperfezioni di Gi), il romanzo di Valentina Diana che è uscito da poco per Einaudi e che presentiamo qua in libreria sabato 16 gennaio alle 17.
Per cominciare bene l’anno, come prima presentazione, volevamo un libro che ci fosse piaciuto moltissimo. E abbiamo scelto questo.
Leggendo di Drina e Gi hai la sensazione di leggere un po’ di te, di quegli amori buffi che si incastrano negli angoli del quotidiano, e ti stufano, e ti commuovono, ti fanno sbuffare e arrabbiare e mancare il fiato con la loro potenza.
È anche una storia che fa i conti con i conti che non tornano – letteralmente, si parla di questa nostra generazione di quarantenni e fischia che sta sempre un po’ in bilico tra il verde e il rosso del conto in banca, ma poi festeggia con Mionetto e branzino al forno e per il futuro si vedrà. Vi ricorda niente?
C’è molta poesia, nella scrittura di Valentina, ma c’è anche molta concretezza, molta onestà nel raccontare le cose come stanno, visto che non c’è bisogno di fronzoli per guardarle e pensare: sono belle.
Non vediamo l’ora di parlare con Valentina, di ascoltare i segreti che ha da svelarci e le parole inattese che ha in serbo per noi.
E, chiaramente, vi aspettiamo in massa.